L’accessibilità digitale è diventata una priorità fondamentale nel panorama europeo. Con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA), a partire dal 28 giugno 2025, le aziende saranno obbligate a garantire che i loro siti web e le applicazioni mobili siano accessibili a tutte le persone, comprese quelle con disabilità.
Chi è coinvolto?
La normativa si applica a tutte le aziende che hanno un fatturato annuo superiore ai 2 milioni di euro e che occupano più di dieci dipendenti. Questi criteri includono una vasta gamma di imprese, rendendo l’adeguamento all’accessibilità digitale una necessità per molti.
Quali sono le sanzioni previste?
Le aziende che non si conformeranno alle direttive dell’EAA entro la scadenza del 28 giugno 2025 potranno affrontare diverse conseguenze: Sanzioni pecuniarie: Multe il cui importo varierà in base alla gravità della violazione e alle dimensioni dell’azienda; Azioni legali: Le persone con disabilità potranno intraprendere azioni legali, inclusi ricorsi collettivi, contro le aziende non conformi, per garantire il rispetto dei loro diritti digitali; Perdita di reputazione: La mancata conformità potrebbe danneggiare l’immagine aziendale, allontanando clienti attuali e potenziali.
Perché agire ora?
Oltre a evitare sanzioni, rendere il proprio sito web accessibile offre numerosi vantaggi: Ampliamento del mercato: Circa il 15% della popolazione mondiale vive con una qualche forma di disabilità. Garantire l’accessibilità significa raggiungere una fetta di mercato più ampia; Miglioramento della SEO: I siti accessibili tendono ad avere una struttura più chiara e contenuti meglio organizzati, favorendo un posizionamento migliore sui motori di ricerca; Valorizzazione del brand: Un’azienda che promuove l’inclusività rafforza la propria immagine positiva agli occhi del pubblico.
Come adeguarsi?
Per conformarsi alle nuove normative, le aziende dovrebbero effettuare un audit del sito web per valutare l’attuale livello di accessibilità per identificare le aree da migliorare, implementare le linee guida WCAG, segiendo le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.1 per assicurare che il sito sia percepibile, utilizzabile, comprensibile e robusto; formare il personale per assicurarsi che i team interni siano consapevoli delle best practice in materia di accessibilità e consultare professionisti specializzati in accessibilità digitale per garantire una conformità completa.
L’accessibilità digitale non è solo un obbligo legale imminente, ma rappresenta anche un’opportunità per le aziende di dimostrare il loro impegno verso l’inclusività e l’innovazione. Adeguarsi alle normative entro il 2025 significa non solo evitare sanzioni, ma anche posizionarsi come leader responsabili in un mercato sempre più attento alle esigenze di tutti gli utenti.
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